Malattie derivanti della carenza

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Le più comuni sono è il gozzo, danni neurologici che si manifestano con una ridotta capacità intellettiva, uno scarso rendimento scolastico e una minor capacità intellettiva. Il principale introito di iodio lo assicurano gli alimenti:
• il pesce di mare
• crostacei
• molluschi
• uova
• latte e derivati
Ecco cosa rivela l’esperta, Giulia Cairella: “Occorre moderazione nell’utilizzo del sale, ma si dovrebbe usare sempre quello fortificato, nelle stesse quantità raccomandate per quello marino. Gli adulti devono assumere 150 microgrammi di iodio al giorno. Ma durante la gravidanza e l’allattamento i livelli aumentano: fino a 220 e 290 microgrammi al giorno”.
Il sale fortificato , che ha trenta milligrammi di iodio per chilo, rispetto al milligrammo del sale marino, è la soluzione più facile per ridurre la carenza nutrizionale. Ma in Italia è ancora poco diffuso. Speriamo che presto la situazione cambi. CONTINUA A LEGGERE
Fonte: Retenews24

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