Introduzione

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Un giorno la 26enne Valorie Salsman di Dallas, nello Stato americano del Texas, ha saputo di essere in dolce attesa e il compagno Kelby Casebolt (27 anni) era al settimo cielo quando l’ha saputo. Ma, al quinto mese di gravidanza, durante un’ecografia di routine il ginecologo ha fatto una scoperta terrificante. Le ossa del feto erano più corte del normale e le si poteva distinguere molto faticosamente con l’ecografia. Il medico dà alla coppia l’indirizzo di uno specialista per consentire ai due una diagnosi più precisa, ed è così che i futuri genitori hanno scoperto che il nascituro aveva una malattia delle ossa chiamata osteogenesi imperfetta. È una malattia genetica per cui le ossa di chi ne è affetto sono così sottili da sembrare quasi trasparenti durante l’ecografia. Ovviamente, essendo sottili, sono anche molto fragili. Lo specialista individua ben nove fratture che si stavano ricomponendo e distribuite su costole, braccia e gambe. La prognosi fu devastante: il piccolo aveva appena il 5% di possibilità di sopravvivere alla nascita. E, in ogni caso non sarebbe mai riuscito a respirare autonomamente e avrebbe sofferto terribilmente. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

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